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Una marea arcobaleno ha invaso le strade di Torino: oltre 150mila persone hanno partecipato al Torino Pride 2025, una manifestazione vibrante che ha sfilato sotto lo slogan "Senza Esclusione di Corpi". Il corteo, partito da Corso Principe Eugenio, ha attraversato il centro città fino a raggiungere l’iconica Piazza Vittorio, dove un palco ha dato voce ai partecipanti, tra cui la celebre cantante BigMama.

Un messaggio politico per l’inclusione universale
"Torino afferma ’senza esclusione di corpi’, un messaggio chiaro: nessuna persona deve sentirsi esclusa, qualunque sia la sua condizione," ha commentato l’assessore comunale Jacopo Rosatelli, presente alla marcia insieme all’assessore Chiara Foglietta e alla direttrice del Lovers Film Festival, Vladimir Luxuria. "Dalle persone della comunità LGBTQIA+ a tutti coloro che potrebbero subire discriminazioni, la nostra società deve essere un luogo di accoglienza."

Anche il Movimento 5 Stelle Piemonte ha espresso il proprio sostegno. "Quando si parla di diritti e di lotta contro ogni forma di discriminazione, la società civile spesso è più avanti di chi la dovrebbe rappresentare," hanno dichiarato Sarah Disabato (capogruppo M5S Piemonte), Alberto Unia (consigliere regionale M5S Piemonte) e Valentina Sganga (consigliera comunale M5S Città di Torino). Hanno inoltre accolto con grande soddisfazione la recente sentenza della Corte Costituzionale che riconosce il diritto di due madri a essere genitori a pieno titolo dei propri figli, sottolineando come "i diritti non si arretrano: si difendono e si conquistano, insieme."

Un Pride accessibile e plurale, con nuove importanti adesioni
Il Torino Pride 2025, patrocinato dalla Città di Torino, dalla Città Metropolitana, dall’Accademia Albertina di Belle Arti, dall’Università e dal Politecnico di Torino, ha posto un’enfasi particolare sull’accessibilità. Grazie alla collaborazione con Disability Pride, un bus City Sightseeing è stato disponibile in testa alla parata per le persone con difficoltà motorie, affiancato da un servizio navetta di GTT per il ritorno.

La sfilata, aperta dallo striscione del Coordinamento Torino Pride e da una grande bandiera palestinese portata dagli attivisti di Piazza Palestina, ha visto la partecipazione di 22 carri e oltre 50 realtà tra associazioni, istituzioni e privati. Tra le adesioni significative, oltre a quelle degli ordini professionali (medici, psicologi, assistenti sociali, tecnici sanitari di radiologia), spicca per la prima volta quella dei giornalisti del Piemonte. Questi ultimi, in collaborazione con il Coordinamento Torino Pride, stanno lavorando alla definizione di una "Carta deontologica arcobaleno" per promuovere un’informazione più rispettosa e inclusiva.

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