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È stato inaugurato oggi, venerdì 20 giugno, nel cuore del “Villaggio Santa Caterina”, il progetto di housing sociale diffuso “Vicini per scelta”, pensato per affrontare l’emergenza abitativa e offrire nuove opportunità a persone e famiglie in situazione di fragilità.

Il progetto si sviluppa nella zona nord di Torino, tra via Sansovino, Parenzo e viale dei Mughetti, dove un complesso edilizio nato negli anni ’50 per accogliere i profughi giuliano-dalmati rischiava l’abbandono. Ora, grazie a un intervento condiviso tra Comune, Regione, Atc e terzo settore, quegli alloggi rinascono e tornano a essere luoghi di accoglienza e inclusione.

Durante la cerimonia di inaugurazione, il sindaco Stefano Lo Russo, l’assessore comunale alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli e l’assessore regionale Maurizio Marrone hanno sottolineato il valore simbolico e concreto del progetto: un modello abitativo fondato su dignità, accompagnamento e rigenerazione urbana, realizzato grazie a un raro spirito di collaborazione istituzionale.

«Oggi si chiude un percorso lungo, ma necessario – ha dichiarato Rosatelliabbiamo deciso di destinare alloggi inutilizzati a chi vive in condizioni di fragilità. È una scelta etica e funzionale».

Dei 40 appartamenti disponibili, 32 saranno immediatamente attivati grazie alla cooperativa sociale Liberi Tutti, che seguirà la selezione e l’accompagnamento dei beneficiari. Gli alloggi sono stati completamente ristrutturati e offrono ambienti ampi, luminosi, con cucine moderne e impianti efficienti. Il progetto si basa sui principi dell’housing first: non solo un tetto, ma anche percorsi personalizzati per favorire l’autonomia.

L’assegnazione è prevista per tre anni, ma ogni caso verrà valutato in modo flessibile. I criteri d’accesso si basano sull’ISEE e la situazione sociale dei richiedenti.

«Questo intervento ha evitato un destino di degrado per il quartiere – ha aggiunto Marrone ma soprattutto dimostra quanto sia importante unire le forze, oltre le appartenenze politiche, quando si tratta di rispondere a bisogni concreti».

Un momento particolarmente significativo si è svolto al termine della cerimonia: il sindaco Lo Russo ha visitato uno degli alloggi già assegnati, accolto con dolci e tè marocchino dalla famiglia di Reda, originaria di Casablanca. Un gesto semplice, ma profondamente simbolico, che ha restituito il senso pieno di una casa ritrovata e condivisa.

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