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Tre militari della Guardia di Finanza sono rimasti feriti nella notte di venerdì 20 giugno all’interno del Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) di Torino, durante un tentativo di fuga da parte di uno degli ospiti. L’uomo, una volta intercettato, ha aggredito fisicamente i baschi verdi, provocando una violenta colluttazione.

I militari sono stati subito trasferiti in ospedale per accertamenti: uno di loro ha riportato lesioni con una prognosi di dieci giorni, mentre per gli altri due la prognosi varia tra i due e i tre giorni.

L’episodio ha scatenato l’indignazione del Sindacato Nazionale Finanzieri (Sinafi), che ha denunciato pubblicamente la situazione: "Basta parole e messaggi di solidarietà. Servono fatti. Non permetteremo che i nostri colleghi continuino a essere mandati allo sbaraglio come carne da macello".

Il sindacato sottolinea che non si tratta di un caso isolato e punta il dito contro le gravi carenze strutturali e organizzative all’interno dei Cpr: “Siamo a un livello di esasperazione altissimo. Tensione e frustrazione regnano, alimentate dall’assenza di risposte e tutele”.

In un appello urgente alle istituzioni, il Sinafi chiede tre interventi fondamentali: riconoscere lo stato di emergenza nei Cpr, potenziare mezzi, dotazioni e personale, e avviare un tavolo di crisi interforze con la partecipazione dei sindacati per riformare radicalmente la gestione di queste strutture.

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