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Gli ambulanti torinesi scendono in piazza per farsi sentire. L’appuntamento è fissato per il 7 luglio davanti al Municipio, dove manifesteranno con lo slogan "Salviamo i mercati di Torino". L’obiettivo: denunciare lo stato di abbandono in cui versano le aree mercatali cittadine e chiedere interventi urgenti.

Un settore dimenticato
A guidare la protesta è il sindacato Goia Fenapi, che punta il dito contro una lunga serie di criticità: lavori pubblici disorganizzati, assenza di sostegni economici, condizioni igieniche precarie, problemi di sicurezza e microcriminalità. “Abbiamo avanzato proposte concrete in ogni sede – dalle assemblee di categoria ai tavoli tecnici del Comune – ma nessuno ci ha ascoltati”, denuncia l’organizzazione.

Una rete di 33 mercati, cuore pulsante della città
Torino conta ben 33 mercati rionali, da Porta Palazzo a corso Racconigi, fino a quelli più piccoli come via Don Grioli o via Nitti. Con circa quattromila banchi attivi, rappresentano una componente vitale per l’economia e il tessuto sociale cittadino, dalle zone centrali alle periferie.

La mappa dei disagi
Il malcontento nasce da problemi concreti e diffusi. In corso Brunelleschi, ad esempio, l’ampliamento dei posteggi – approvato dal 90% degli operatori – è stato bloccato dal Comune che pretende l’unanimità. A Baltimora i lavori procedono tra i banchi in piena attività, causando disagi; a Guala invece i cantieri sono fermi da tempo. Al Nitti si registrano furti di energia elettrica, mentre a Vigliani gli interventi promessi non sono mai partiti.

La lista continua: a Santa Giulia gli spostamenti dei banchi sono avvenuti senza alcun confronto con gli operatori; a Porta Palazzo si denunciano odori nauseabondi e frequenti blackout. In corso Cincinnato la pavimentazione rovinata ha già causato cadute tra i clienti, mentre a Foroni aumentano episodi di furti e vandalismi.

Nemmeno le zone verdi sono esenti da problemi. In corso Palestro i lavori di piantumazione lasciati a metà trasformano l’area in una palude quando piove; in via Don Grioli la corrente elettrica è inutilizzabile e la pavimentazione mal eseguita.

Le richieste degli ambulanti
“Siamo stanchi – afferma Giancarlo Nardozzi, presidente del Goia Fenapi –. Non accettiamo più che i fiorai siano minacciati dagli abusivi, né che chi chiede soluzioni venga ignorato o penalizzato. La nostra collaborazione c’è sempre stata, ma finora senza risultati”.

Per questo la manifestazione del 7 luglio sarà l’occasione per avanzare richieste precise:
- apertura di un tavolo di confronto diretto con il sindaco Stefano Lo Russo;
- interventi immediati su sicurezza, pavimentazione, impianti elettrici e igiene;
- trasparenza su tempi, costi e impatti dei lavori pubblici;
- iniziative concrete per rilanciare l’attrattività dei mercati e aumentare le vendite.

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