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Gli attivisti che per diversi giorni hanno presidiato piazza Castello a Torino hanno annunciato l’intenzione di proseguire la loro mobilitazione con presìdi “permanenti e pacifici” nelle principali piazze della città, in solidarietà con la popolazione di Gaza. Il progetto, comunicato ufficialmente alla Questura, prevede che ogni piazza coinvolta venga simbolicamente ribattezzata “piazza Palestina”.

Nella tarda serata di ieri, su richiesta della polizia, il gruppo ha lasciato l’area antistante Palazzo Madama per consentire l’avvio dei preparativi legati alla celebrazione del 2 giugno. Gli attivisti si sono quindi trasferiti in piazza San Carlo, dove proseguiranno la loro iniziativa.

Una nota firmata da nove attivisti chiarisce le motivazioni alla base del presidio: “Non si tratta di una presa di posizione politica, ma di una posizione umana. Non serve un nome, né un partito o un collettivo per partecipare. Basta esserci”. Tutte le azioni, proseguono, saranno guidate da principi di nonviolenza e rispetto reciproco.

Gli organizzatori hanno inoltre espresso apprezzamento per il comportamento delle forze dell’ordine durante i giorni in piazza Castello, definendolo “collaborativo e rispettoso del valore civile e costituzionale dell’iniziativa”. Si augurano ora che il presidio possa continuare nel rispetto del diritto di manifestare garantito dalla Costituzione.

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