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Una cerimonia intima, “romantica e commuovente” secondo la testimone di nozze, ha unito in matrimonio due ultrasettantenni di Giaveno nel 2022. Ma dietro lo scambio di fedi tra i due anziani si nasconde una vicenda ben più complessa, ora al centro di un processo in corso al tribunale di Torino.
La sposa, oggi 76enne, aveva aspettato vent’anni per coronare il sogno d’amore. Tuttavia, il matrimonio è avvenuto poco dopo la nomina di un’amministratrice di sostegno per l’uomo, senza che i figli ne fossero informati. Proprio i figli dell’anziano hanno poi sporto denuncia, costituendosi parte civile con l’avvocata Maria Grazia Tripodi.
Secondo la loro ricostruzione, qualcosa non torna. L’uomo, descritto come facoltoso – con immobili a Torino e in provincia, una polizza assicurativa da 1,8 milioni di euro e conti correnti ben forniti – si sarebbe improvvisamente ritrovato senza liquidità nel 2022, tanto da dover ricevere denaro in prestito proprio dai figli.
Dall’indagine condotta dal pm Roberto Furlan emergono movimenti sospetti: trasferimenti di 350.000 euro e la cessione di un immobile da 230.000 euro alla futura moglie, tutto prima del matrimonio. La procura ipotizza che la donna abbia approfittato dello stato di fragilità del compagno, fino ad avere accesso alle credenziali per gestire il suo home banking.
In aula, giovedì 26 giugno, hanno testimoniato anche due notai coinvolti nei passaggi patrimoniali: entrambi hanno dichiarato di non aver rilevato irregolarità, anche se uno di loro si era premunito di un certificato medico sulle condizioni dell’uomo, che a quanto pare non era più pienamente in grado di esprimersi.
Il sindaco di Giaveno, Stefano Olocco, che officiò le nozze nel suo ruolo di vicesindaco, ha ricordato che durante la celebrazione non vi furono problemi apparenti: “Si scambiarono le fedi regolarmente e parlarono con me prima della cerimonia. In Comune eseguiamo sempre le dovute verifiche”.
Il processo riprenderà a dicembre, quando sfileranno in aula una ventina di testimoni della difesa. L’avvocato Marco Papa, legale della donna, punta a dimostrare l’assoluta buona fede della sua assistita, che nel frattempo continua a convivere con il marito.