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A cinque giorni dalla tragica esplosione della palazzina di via Nizza 389 a Torino, costata la vita al 33enne Jacopo Peretti, la Polizia ha arrestato il presunto autore del gesto. Si tratta di una guardia giurata di circa 40 anni, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con le accuse di omicidio e crollo doloso.

Secondo le indagini coordinate dalla procura di Torino, l’uomo avrebbe appiccato volontariamente l’incendio nel quinto piano del condominio con l’intento di colpire la sua ex compagna, che viveva nello stesso stabile. Il movente sarebbe di natura personale: l’indagato non avrebbe accettato la fine della relazione e avrebbe voluto distruggere l’abitazione della donna. La vittima, Jacopo Peretti, non era in alcun modo collegata al responsabile e si trovava casualmente nello stabile al momento dell’esplosione.

Il rogo, divampato nella notte del 30 giugno, ha innescato una violentissima esplosione che ha distrutto tre appartamenti, causato il crollo parziale dell’edificio e provocato diversi feriti, tra cui due bambini. Solo dopo ore di intervento i Vigili del Fuoco sono riusciti a domare le fiamme e a confermare la natura dolosa dell’evento. Le indagini si sono poi concentrate sull’appartamento da cui è partito l’incendio e, grazie all’analisi delle telecamere di sorveglianza, alle testimonianze di colleghi e familiari dell’indagato e a riscontri tecnici, è stato possibile identificare e incastrare l’autore del gesto.

Le prove raccolte hanno convinto il gip del tribunale di Torino a emettere l’ordinanza di custodia cautelare, eseguita oggi dalla squadra mobile e dal commissariato Barriera Nizza.

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