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Dopo le recenti aggressioni al personale sanitario nei pronto soccorso degli ospedali Maria Vittoria e San Giovanni Bosco, l’Asl Città di Torino ha annunciato nuove misure di sicurezza. Tra queste: l’installazione di telecamere di sorveglianza e l’adozione di un protocollo di sicurezza rafforzato, in collaborazione con la Prefettura di Torino.
Il direttore generale dell’Asl, Carlo Picco, sabato 5 luglio si è recato al pronto soccorso del Maria Vittoria, dove sei sanitari – cinque infermieri e un medico – sono stati aggrediti durante l’assistenza a un paziente coinvolto in un presunto investimento doloso tra bande rom. I sanitari hanno riportato ferite con prognosi che ne hanno impedito il rientro immediato al lavoro.
"La sicurezza dei nostri operatori è una priorità assoluta", ha dichiarato Picco, affiancato dal dottor Fabio De Iaco. "Questa escalation di violenza è inaccettabile. Serve l’impegno di tutte le istituzioni e della società civile per garantire ambienti sicuri".
Anche la Regione Piemonte è intervenuta. L’assessore alla Sanità Federico Riboldi ha annunciato una consultazione preliminare di mercato, tramite Azienda Zero, per valutare soluzioni tecnologiche – come sistemi di videosorveglianza e dispositivi d’allarme – da adottare nei pronto soccorso, nei Dipartimenti di Emergenza e nei presidi di continuità assistenziale.
Al termine dell’avviso pubblico, sono state ricevute nove proposte da operatori economici. Il direttore di Azienda Zero, Adriano Leli, ha spiegato che nei prossimi colloqui verranno analizzate le soluzioni più adatte, che saranno poi utilizzate per redigere il Capitolato Speciale d’Appalto, base per una futura gara pubblica.
"L’obiettivo – conclude Riboldi – è definire un piano regionale da presentare al Ministero della Salute per ottenere finanziamenti destinati alla sicurezza e alla tutela del personale sanitario, risorsa fondamentale del nostro sistema pubblico".