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I sindacati Cisl Scuola, Anief e Uil hanno duramente criticato i tagli all’istruzione carceraria e per adulti, definiti "un gravissimo errore" dal Ministero dell’Istruzione. Oggi, hanno partecipato a un presidio di protesta davanti al carcere "Lorusso e Cutugno" di Torino, insieme ai docenti della sezione carceraria del Primo Liceo Artistico.
Secondo i sindacati, queste decisioni avranno un impatto significativo sul personale e sulle classi degli istituti secondari superiori "Plana" e "Giulio", anch’essi operanti all’interno del penitenziario torinese. I tagli riguardano i cosiddetti "percorsi di secondo livello", fondamentali per consentire agli adulti di conseguire un diploma di istruzione tecnica, professionale o artistica.
Le preoccupazioni dei sindacati
Salvatore Toscano, segretario Cisl Scuola Torino Canavese, ha evidenziato le "pesanti ripercussioni sugli organici di posto comune", che priveranno le istituzioni scolastiche delle risorse necessarie per garantire la continuità e la qualità del servizio. Sebbene la Direzione Generale Regionale del Ministero si sia impegnata a compensare il taglio con ore in organico di fatto, Toscano ha sottolineato che si tratta di una "soluzione tampone" che non permette il mantenimento in servizio dei docenti titolari in organico di diritto.
Marco Giordano, segretario generale Anief e responsabile del sindacato in Piemonte, ha ribadito che "la scelta di tagliare l’istruzione per gli adulti e, in particolare quella carceraria, è un gravissimo errore". Pur riconoscendo che la misura deriva da tagli agli organici dovuti alla denatalità, Giordano ha argomentato che "meno alunni non vuol dire che ci sia bisogno di meno insegnanti".
Agostino Colotti, segretario generale regionale di Uil Scuola Piemonte, ha criticato l’adozione di "scelte tanto impattanti" senza un confronto preventivo e senza considerare le concrete ricadute sui lavoratori della scuola e sugli utenti finali del servizio: studenti, famiglie e comunità.
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