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Dopo 112 anni di collaborazione, si interrompe la fornitura dell’olio Selenia: sindacati in allarme per l’indotto a Torino e Napoli
Un altro duro colpo per l’indotto automotive italiano. Stellantis ha deciso di interrompere, entro la fine del 2025, la storica commessa legata all’olio lubrificante Selenia – l’ex “Olio Fiat” – prodotto da Petronas nello stabilimento di Villastellone, alle porte di Torino. Lo stop è stato comunicato ufficialmente oggi dall’azienda durante un incontro informativo con i lavoratori.
La rottura di una collaborazione ultracentenaria – durata ben 112 anni – mette in bilico 450 posti di lavoro a Villastellone e altri 70 a Napoli, dove Petronas gestisce principalmente attività logistiche. Secondo quanto emerso, la fornitura sarebbe destinata a passare al colosso francese Total.
A lanciare l’allarme è Vito Benevento, segretario organizzativo della Uilm Torino: «Petronas ha lavoratori dedicati esclusivamente alla commessa Stellantis. Faremo tutto il possibile per difendere l’occupazione, sia in Piemonte sia in Campania. L’attuale politica di approvvigionamento di Stellantis sta mettendo a dura prova l’intero indotto».
Benevento non risparmia critiche alla gestione di Carlos Tavares, ex CEO di Stellantis, e spera in un cambio di rotta con l’arrivo del nuovo amministratore delegato, Antonio Filosa: «Confidiamo che alcune scelte strategiche, secondo noi sbagliate, possano essere riviste per il bene dell’intero comparto auto».
Dal fronte aziendale, al momento, non arrivano comunicazioni ufficiali. Ma trapela un atteggiamento di prudenza e fiducia, anche per quanto riguarda le possibili ricadute occupazionali.
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