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I Carabinieri hanno arrestato a Torino un 62enne di origine serba, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere in relazione alla scomparsa, avvenuta nel luglio 2016, di Momcilo “Momo” Bakal, piccolo imprenditore bosniaco residente a Leinì, nel Torinese.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Ivrea, hanno avuto una svolta decisiva nell’estate del 2024, con il ritrovamento del corpo della vittima in un terreno in località Villaretto, alla periferia del capoluogo piemontese. Il cadavere era rimasto nascosto per anni, mentre dell’uomo e della sua auto non si erano più avute notizie né in Italia né nei Paesi dell’ex Jugoslavia.

Grazie all’impiego di nuove tecnologie investigative e ai riscontri della banca dati del DNA, gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità del presunto responsabile. Gli accertamenti tecnico-scientifici hanno permesso di ricostruire le modalità dell’omicidio, riconducibile a un avvelenamento, seguito dall’occultamento del cadavere e dalla simulazione di un allontanamento volontario, mediante la sparizione anche dell’autovettura.

Il movente del delitto sarebbe legato a questioni economiche e a disaccordi personali tra l’arrestato e la vittima.

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