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È morto nella mattinata di venerdì 13 giugno 2025, all’età di 96 anni, l’avvocato Franzo Grande Stevens, figura di riferimento per il foro torinese e tra i protagonisti più autorevoli della vita giuridica e imprenditoriale italiana del secondo Novecento. Fondatore dell’omonimo studio legale di via del Carmine, Grande Stevens è stato per decenni il legale di fiducia della famiglia Agnelli, al punto da essere conosciuto come “l’avvocato dell’Avvocato”.
Nato a Napoli il 13 settembre 1928, laureatosi in giurisprudenza presso l’Università Federico II, si trasferì a Torino dove si iscrisse all’Ordine degli Avvocati nel 1956. Fu consigliere dell’Ordine torinese dal 1968 al 1978 e presidente del Consiglio nazionale forense tra il 1984 e il 1991.
Nel 1976 partecipò, accanto a Fulvio Croce, come difensore d’ufficio al processo ai vertici delle Brigate Rosse, un impegno civile che segnò profondamente la sua esperienza professionale e umana, poi rievocato nel libro Vita d’un avvocato (Cedam, 2000).
Nel corso della sua carriera ha assistito, oltre agli Agnelli, personalità e gruppi di primo piano del panorama economico e culturale italiano, tra cui Carlo De Benedetti, i Ferrero, i Pininfarina, i Lavazza, l’Aga Khan e la famiglia Volpe.
Presidente della Juventus dal 2003 al 2006, è stato poi nominato presidente onorario. Negli ultimi anni aveva progressivamente affidato la guida dello studio alla figlia Cristina e all’avvocato Michele Briamonte, suoi eredi professionali.
“Con la sua scomparsa – ha dichiarato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo – perdiamo una mente acuta, protagonista della storia giuridica, economica e culturale della nostra città. Le mie condoglianze più sincere vanno alla famiglia e ai suoi cari”.