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Utilizzava spray al peperoncino, cocci di bottiglia, schiaffi e minacce per rapinare i clienti: una prostituta transgender residente a Torino è stata arrestata e condannata a sei anni e otto mesi di reclusione. A deciderlo è stato il tribunale, che ha tenuto conto anche di una recente condanna aggiuntiva di quattro mesi.

Le indagini della procura sono partite dopo le denunce di alcune vittime. Inizialmente, però, molte aggressioni non erano state segnalate: i clienti, probabilmente per imbarazzo, avevano preferito il silenzio. Solo con le prime querele formali, gli inquirenti hanno potuto ricostruire una lunga serie di episodi violenti.

Uno dei più gravi risale al 2 luglio 2024: l’indagata avrebbe minacciato un uomo con una bottiglia rotta, colpendolo e accecandolo con lo spray urticante per poi derubarlo di 225 euro e dello zaino con un computer.

Il 10 agosto, invece, ha sottratto telefono e bancomat a un altro cliente. L’11 settembre, si è introdotta senza permesso in un’auto parcheggiata con una persona a bordo, intimandole di consegnare il denaro e costringendola poi ad accompagnarla a uno sportello bancomat.

In diversi casi, la donna avrebbe agito con complici ancora non identificati. Ora, insieme al suo avvocato, valuterà se presentare ricorso. Per il momento, resta detenuta nel carcere Lorusso e Cutugno.

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