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Nella notte del 29 giugno 2025, poco prima di mezzanotte, un uomo detenuto nel Centro per i rimpatri (Cpr) di Torino ha attirato l’attenzione dei militari lanciando una pallina da tennis verso un’altra area della struttura. Il gesto, apparentemente innocuo, ha però insospettito i sorveglianti, che hanno scoperto subito la verità: la pallina conteneva otto grammi di hashish e cento euro in contanti.
Resta un mistero come quella pallina sia arrivata lì e, soprattutto, da dove provenissero droga e denaro. Intanto, per il protagonista del lancio, un 38enne di origine marocchina, è scattato l’arresto con l’accusa di produzione e traffico di sostanze stupefacenti.
Oggi, 1 luglio, l’uomo è comparso in tribunale assistito dal suo avvocato, Andrea Giovetti. Davanti alla giudice ha tentato di giustificarsi: “Ho solo trovato la pallina per terra e l’ho lanciata. Non sapevo cosa ci fosse dentro”. Una versione che non ha convinto il giudice, che ha convalidato l’arresto e disposto per lui l’obbligo di firma due volte alla settimana.
Paradossalmente, la misura sarà eseguita direttamente all’interno del Cpr, dove l’uomo è ancora trattenuto e da cui non sarebbe potuto uscire comunque. Il processo è fissato per settembre.