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La Città metropolitana di Torino si appresta ad affidare l’incarico per le indagini geognostiche necessarie alla progettazione del consolidamento delle fondazioni del ponte tra Cafasse e Villanova Canavese, lungo la Strada Provinciale 724. I lavori in programma sono propedeutici alla ricostruzione delle fondazioni profonde delle pile, per un investimento stimato in circa 1 milione e 250 mila euro.
Il ponte ha subito gravi danni in seguito all’alluvione del 16 e 17 aprile: la violenza dell’acqua ha compromesso la soglia di protezione delle fondazioni, provocato lo scalzamento delle pile e asportato la parte centrale della struttura. I sopralluoghi immediatamente eseguiti dai tecnici della Direzione Viabilità 1, in collaborazione con la Regione Piemonte e AIPO, hanno portato alla decisione di chiudere il ponte al traffico per motivi di sicurezza, in attesa degli interventi strutturali.
«È attualmente in fase di progettazione un sistema di monitoraggio continuo della stabilità strutturale, dal valore di circa 200 mila euro – spiega Jacopo Suppo, Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici –. Stiamo anche valutando le coperture economiche necessarie per il ripristino della funzionalità della soglia dissestata: servono almeno 2,5 milioni di euro. Tuttavia, permangono forti incertezze, poiché il Governo non ha ancora dichiarato lo stato di calamità naturale, un passaggio fondamentale per consentire agli Enti locali di attivare i lavori».
Anche il Sindaco di Villanova Canavese, Roberto Ferrero, è intervenuto per rassicurare i cittadini: «Siamo consapevoli del disagio che la chiusura del ponte comporta per residenti, imprese e attività locali. Ma questa misura è stata adottata con responsabilità e con la priorità assoluta della sicurezza pubblica. Siamo convinti che, grazie agli interventi in corso, potremo restituire alla comunità un ponte più sicuro, duraturo ed efficiente».
Il Sindaco ha anche espresso apprezzamento per il pronto intervento della Città metropolitana: «Desidero ringraziare i tecnici per la rapidità e la competenza dimostrate: già dal 29 aprile sono iniziati i rilievi, l’ultimo dei quali si è svolto ieri, comprendendo anche un rilievo fotogrammetrico dell’intera struttura e del fiume Stura. Uno strumento fondamentale per la progettazione futura».
«Siamo certi – ha concluso Ferrero – che con il contributo di tutti gli enti coinvolti e la collaborazione della cittadinanza, affronteremo questa fase con determinazione, per garantire un futuro più sicuro e sostenibile al nostro territorio».