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Stellantis ha comunicato ai sindacati l’avvio di una nuova procedura di licenziamento collettivo con incentivo all’esodo, che coinvolgerà 610 lavoratori. Le aree più colpite sono le Carrozzerie (250 uscite) e gli Enti Centrali (212), ma riduzioni interessano anche Presse, Costruzione Stampi, PCMA di San Benigno, ex Tea di Grugliasco, Services e il Centro Ricerche Fiat.
L’accordo non è stato sottoscritto dalla Fiom Cgil di Torino. Il segretario Edi Lazzi ha criticato duramente l’iniziativa, denunciando l’assenza di un piano di rilancio per Mirafiori e la continuità con le politiche di ridimensionamento del precedente management. “Si continua a smantellare un patrimonio industriale senza alcuna prospettiva per il futuro”, ha dichiarato.
Sulla stessa linea anche Gianni Mannori (Fiom Mirafiori), che ha definito “una contraddizione” l’uscita di centinaia di lavoratori mentre si celebrano eventi promozionali con auto non prodotte localmente. “Si investe di più per mandare via i dipendenti che per valorizzare chi resta”.
La scadenza per i nuovi esodi è fissata al 31 ottobre, eccetto per le Carrozzerie, dove il termine è anticipato a fine luglio. Lo scorso anno erano stati 1.520 i lavoratori coinvolti. Intanto, per novembre, è atteso l’avvio della produzione della Fiat 500 ibrida.