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Sei anni di reclusione: è questa la condanna richiesta dalla Procura nei confronti di Bernardino Vagnoni, colonnello dei Carabinieri ora in congedo, accusato di concussione. Secondo l’accusa, l’ex ufficiale avrebbe rifiutato di saldare i lavori eseguiti da alcuni artigiani per sue proprietà private, minacciandoli con la sua posizione nell’Arma. “Attenti, potrei crearvi problemi con il fisco”, avrebbe detto a più di un creditore.
Il pubblico ministero Giovanni Caspani ha presentato la richiesta durante l’udienza tenutasi oggi al tribunale di Torino. L’episodio oggetto dell’accusa principale risale a tempi più recenti, mentre per un secondo caso – relativo a presunte minacce del 2010-2011 per evitare un pagamento da 34 mila euro – è stato richiesto il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.
Vagnoni ha ricoperto ruoli di rilievo, tra cui comandante della compagnia di Moncalieri, vicecomandante provinciale a Torino e comandante provinciale ad Asti. La difesa, affidata all’avvocato Pier Paolo Rivello, ha respinto le accuse, definendole “infondate e prive di riscontri”.