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Un barlume di speranza si accende sul futuro della Lear di Grugliasco, la multinazionale con stabilimento in corso Allamano, sulla quale pesano da tempo nubi scure. Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), la direzione di Lear ha comunicato l’esistenza di un potenziale acquirente interessato a rilevare e investire nella fabbrica torinese.
"Oggi al ministero delle Imprese e del Made in Italy la direzione di Lear ci ha informati della presenza di un investitore interessato al sito di Torino," hanno dichiarato i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm. Tuttavia, la cautela è d’obbligo: "Tale interessamento non solo è ancora da confermare, ma non riguarderebbe in ogni caso l’intera forza lavoro."
Richieste sindacali: produzione Maserati e ammortizzatori sociali
Di fronte a questa incertezza, i sindacati hanno avanzato precise richieste. "Anche per questo," proseguono Fim, Fiom e Uilm, "abbiamo chiesto di mantenere a Torino la produzione, seppur ridotta, dei sedili per la sportiva Maserati, di aprire una procedura di uscite volontarie incentivate con importi congrui, nonché di iniziare a verificare la disponibilità di ammortizzatori sociali per il prossimo anno."
Il prossimo appuntamento è fissato al Mimit per il 22 luglio. Nel frattempo, il Ministero ha informato che sono in corso interlocuzioni con Stellantis nell’ambito del tavolo istituzionale automotive, con un focus specifico sulla "situazione drammatica dell’indotto". La vertenza Lear rimane quindi un nodo cruciale nel panorama industriale piemontese.