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Sono iniziati in questi giorni i rimborsi dell’Università di Torino agli studenti per le tasse illegittime richieste nel 2018. Molti allievi stanno ricevendo i bonifici e si dicono sorpresi dalla celerità della procedura, dato che si aspettavano tempi più lunghi.

La condanna del Consiglio di Stato e i milioni da restituire
L’anno scorso, il Consiglio di Stato aveva condannato l’Università di Torino, ribaltando una precedente sentenza del TAR. La sentenza ha stabilito che l’ateneo aveva imposto agli studenti una tassazione superiore ai massimi consentiti dalla legge. La causa era stata avviata nel 2018 dall’Unione degli Universitari (Udu).

La legge prevede che le Università possano richiedere tasse per un importo massimo pari al 20% del Fondo per il Finanziamento Ordinario ricevuto.
Nel 2018, l’Università di Torino aveva ricevuto 277 milioni di euro, quindi non avrebbe dovuto superare i 55 milioni di euro di tasse. Invece, aveva riscosso un totale di 94 milioni di euro, e ora deve restituire circa 39 milioni di euro.

Chi ha diritto al rimborso e come richiederlo

Il 4 febbraio 2025, l’Università ha avviato le procedure per il rimborso, comunicandolo ufficialmente. Possono presentare domanda tutti coloro che, nel 2018, hanno versato contributi per l’iscrizione o l’immatricolazione a corsi di studio di primo o secondo livello (laurea, laurea specialistica, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico, laurea vecchio ordinamento).

Verrà rimborsato il 33,37% della contribuzione versata nel 2018, relativa agli anni accademici 2017-2018 e 2018-2019. Ogni studente (o ex studente) deve presentare la richiesta autonomamente, esclusivamente in modalità digitale, accedendo alla piattaforma MyUnito con le proprie credenziali o tramite SPID, se le credenziali sono state disattivate. Il percorso da seguire è: Iscrizioni / Iniziative / Rimborso quote eccedenti di contribuzione versate nell’anno solare 2018.

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